La problematica della qualità dell’aria negli ambienti indoor non riguarda solo gli ambienti di lavoro ma anche gli ospedali, gli alberghi, i supermercati, le abitazioni, i luoghi di svago, le navi, ecc. L’inquinamento può dipendere da molti fattori come per esempio l’ubicazione dell’immobile, l’attività svolta, i materiali impiegati per la costruzione e l’arredamento e la qualità dei sistemi di ventilazione o riciclo dell‘aria.
Esistono fondati sospetti che siano maggiori i rischi sanitari associabili all’inquinamento proveniente dall’interno, rispetto all’inquinamento emesso all’esterno di un edificio.
Si inizia così a parlare di “Sindrome dell’Edificio Malato” la cui causa principale sono impianti di ventilazione mal funzionanti e portatori di batteri, gas nocivi, funghi ed altro materiale inquinante.
Il controllo sistematico della qualità dell’aria e una manutenzione accurata degli impianti è quindi determinante per gestire l’intera problematica.
In questa fase si procede all’analisi e alla valutazione dello stato del sistema di trattamento dell’aria e dell’interno delle condotte e si effettua una verifica iniziale del particolato e dello stato di contaminazione batterica e micotica.
In questa fase prettamente operativa si effettua la depurazione dell’aria delle condotte tramite appositi filtri che trattengono il particolato uccidendo batteri e virus e si procede alla pulizia delle condotte dell’unità di trattamento dell’aria.
Nella fase di verifica finale si effettua un’ispezione delle condizioni interne delle condotte e si verificano i valori di contaminazione batterica e micotica del particolato dopo il trattamento. l’analisi di contaminazione batterica applicabile anche alle unità di trattamento aria permette di escludere anche la Legionella pneumophila.